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Lecce, La Mantia e Palombi subito

LECCE – (di Tonio  De Giorgi) Non è il caso di fare certamente drammi dopo appena tre giornate di campionato e per la prima sconfitta stagionale. Sicuramente l’Ascoli non ha dimostrato di essere superiore al Lecce che per poco più di un tempo ha sviluppato buone trame di gioco e creato qualche pericolo alla squadra bianconera. Purtroppo a spuntarla è stata la formazione ascolana grazie allo spunto di Ardemagni e probabilmente dopo un fallo commesso dallo stesso attaccante bianconero. A fine partita l’allenatore giallorosso Liverani ha sottolineato la probabile disattenzione del direttore di gara e del suo assistente, ma ha pure evidenziato la passività del suo difensore, Meccariello, che si è fatto sorprendere dalla furbizia dell’avversario dove a dettare leggere doveva essere proprio il giocatore del Lecce. È andata, si guarda avanti. E soprattutto si analizzerà la scarsa incidenza degli attaccanti. Alla vigilia l’allenatore giallorosso non era preoccupato perché nelle prime due giornate erano comunque andati a segno due interpreti del reparto offensivo, Falco e Mancosu. Ad Ascoli, invece, tranne rari spunti di Falco, che ha cercato di accendere la luce, il buio. Si attendono segnali da La Mantia e Palombi, entrambi in ritardo rispetto ai compagni di squadra. La Mantia ha saltato quasi due settimane di preparazione in attesa del suo passaggio al Lecce. Uno stop che incide tantissimo soprattutto durante la fase pre campionato e i riflessi di quel pit stop li sta pagando adesso. È un giocatore avulso dalla manovra, che si mette in luce solo per qualche sponda. Non è certamente questo il giocatore che serve a questa squadra. La Mantia paga pure uno scarso feeling, ancora, con i compagni di squadra, ma presto arriveranno gli attesi progressi, almeno così si spera. Ad inizio agosto Liverani ha dovuto rinunciare anche a Palombi fermato per un problema ad un polpaccio. Si è rivisto solo sabato pomeriggio, ci ha messo tanta voglia e anche lui è animato da buoni propositi dopo la mezza stagione, da dimenticare, a Salerno. Liverani li ha attesi e ora può farli giocare, magari dall’inizio. Forse è più facile che buttarli nella mischia quando bisogna recuperare lo svantaggio e si è già appesantiti, forse, dall’ansia di prestazione. Il momento di vederli insieme dall’inizio arriverà presto, magari l’occasione sarà offerta proprio da un calendario fitto di impegni. Sabato prossimo i giallorossi affronteranno il Venezia al Via del Mare, martedì il Livorno in trasferta, quindi di nuovo il Cittadella in casa. C’è la possibilità , anzi la necessità di fare turn over e dare un po’ di respiro anche a calciatori che asono arrivati dopo in squadra e in precedenza non avevano forzato nella preparazione. Alcuni giocatori hanno un’autonomia di un’ora o poco più, forse sarebbe il caso di proporli, al contrario di La Mantia e Palombi, nell’ultimo scorcio di partita, avendo anche compiti diversi da un attaccante. E’ il caso di Scavone, giocatore che sarà certamente importantissimo come ha dimostrato finché ha avuto benzina nelle gambe. Tuttavia, le scelte delle prossime tre partite saranno dettate pure dalla necessità di fare fronte a tre partite in pochissime ore. Ci sarà spazio per alcuni della vecchia guardia, quali Lepore, Cosenza (già in campo dal primo minuto contro contro l’Ascoli) e Marino. Intanto per Lucioni, che aveva giocato le prime due partite, dovrà tornare ad essere spettatore per via della vecchia squalifica. Prima della partita di Ascoli è stato comunicato che al difensore era stata revocata la sospensiva, pertanto tornerà in campo a metà novembre.

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