SALENTO – 604,76 euro: è l’importo medio delle pensioni percepite in provincia di Lecce. 260 euro in meno circa rispetto alla media nazionale che si attesta a 866,72 euro mensili. È il quadro restituito dall’Osservatorio economico di Davide Stasi che ha analizzato le prestazioni previdenziali ed assistenziali nel Salento.
Il pensionato che di certo dorme sogni tranquilli è l’ex dirigente di compagnie di volo che in media percepisce una pensione di 5.058,49 euro mensili. Seguono gli ex dirigenti di aziende industriali con 3.962,46 euro al mese. Ci sono poi gli ex dipendenti del settore della telefonia che in media percepiscono 2.401,83 euro, seguiti dai dipendenti delle aziende private di gas con i loro 2.205,30 euro mensili.
Il piatto piange, invece, per chi la propria vita ha scelto o ha dovuto dedicarla alla terra o alla miniera: per i primi la pensione media è di 611.72 euro, per gli altri 633.12 euro. Quasi in ex equo rispetto ai minatori, con soli 19 euro in più di differenza, si piazza il “Clero”: in sostanza chi ha professato una religione e ha versato nel fondo istituto per il clero può contare su una pensione media mensile di 652 euro. Ci sono poi i superstiti che ricevono la reversibilità, in media 491,25 euro.
Le pensioni di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) erogate menislmente sono 179.162, mentre quelle assistenziali (invalidi civili, comprensive delle indennità di accompagnamento e gli assegni sociali) sono 89.699.
