PARABITA- Solo per qualche ora il Comune di Parabita è rimasto senza amministrazione, poiché i commissari lo hanno lasciato appresa la sentenza. Si insedia ufficialmente, o meglio si reinsedia, tornando al suo posto il sindaco di Parabita Alfredo Cacciapaglia. “Per garantire la continuità amministrativa del Comune”, il primo cittadino, con i componenti della Giunta, si sono insediati a seguito della sentenza di reintegro del TAR del Lazio immediatamente esecutiva, “in modo da garantire alla comunità cittadina la piena funzionalità dell’Amministrazione democraticamente eletta”. Giovedì il Tar Lazio ha infatti deciso di annullare lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Un anno fa si era insediata la commissione straordinaria, nominata dopo lo scioglimento. I giudici hanno accolto le tesi degli avvocati Pietro Quinto e Luciano Ancora. Il terremoto si era scatenato con l’operazione “Coltura”, con la quale i carabinieri sgominarono il clan Giannelli. Tra gli arrestati c’era anche Giuseppe Provenzano, ex vicesindaco di Parabita, autodefinitosi, in un’intercettazione registrata dai Ros, “Il Santo in Paradiso” del sodalizio. Secondo le indagini, in cambio di sostegno elettorale, avrebbe elargito denaro e assunzioni. Cacciapaglia presentò un ricorso, rivendicando la linearità del suo operato e i giudici romani hanno accolto le sue tesi.