Politica

Parlamentarie M5S, un esercito di migliaia di candidati: medici, insegnanti e big

LECCE- Insegnanti, medici, studenti, oltre ai big noti: dovrebbero essere migliaia in Puglia, diverse centinaia solo nella provincia di Lecce. Un vero e proprio esercito quello dei candidati che entro le 17 del 3 gennaio si sono iscritti alla piattaforma Rousseau del M5s, per concorrere alle “parlamentarie”, le elezioni dal basso, online, per comporre le liste pentastellate, almeno quelle dei listini, visto che è certo che coloro che si confronteranno nei collegi uninominali verranno scelti direttamente dai vertici del Movimento.

Arturo BaglivoStefano PennettaAlessia Cuppone

Solo nei prossimi giorni si conosceranno tutti i nomi di coloro che hanno dato la propria disponibilità alla candidatura. I primi, i più noti, iniziano però già a circolare. In blocco, si ripresentano tutti i parlamentari uscenti. Ma a provarci ci sono molti professionisti. Tra gli altri, Arturo Baglivo, medico chirurgo presso l’ospedale Vito Fazzi; c’è Stefano Pennetta, di Casarano, insegnante nelle scuole secondarie. Dalla provincia, ancora, proviene Alessia Lucia Cuppone, 25enne di Galatone, speaker radiofonica e studentessa di Giurisprudenza. Da Nardò il giovane Giordano Greco, che su Fb si presenta come “consulting presso il Consiglio regionale pugliese”. Certa l’autocandidatura di Giovanni Manzo, a Lecce, voce critica delle scorse amministrative contro il candidato Fabio Valente. In corsa anche Veronica Giannone, pure candidata alle scorse elezioni cittadine, e Silvia Pispico, avvocato e presidente dell’associazione “Oltre il vento”, da sempre vicina al centrodestra e ad Adriana Poli Bortone, ma che, come specifica sui social, non è mai stata tesserata in nessun partito e ora ha scelto il M5s.

Giordano GrecoVeronica GiannoneSilvia Pispico

Il resto dei nomi e dei curriculum si conoscerà nelle prossime ore. Non tutti, è chiaro, saranno candidati: lo staff pentastellato procederà ad uno screening, per una prima cernita, eliminando gli incandidabili secondo le regole interne. Poi, probabilmente entro metà mese, si aprirà alle votazioni online, tre scelte per la Camera e altrettante per il Senato. Ma, si diceva, solo per “confezionare” il listino.

 

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