SOGLIANO – Dopo l’operazione antimafia che ha sgominato un giro criminale ruotante attorno allo storico clan dei Coluccia, che a Sogliano aveva il suo centro gravitazionale e che ha portato in carcere 20 persone, tra cui l’ex assessore del comune salentino, Luciano Magnolo ,si fanno stringenti i controlli. Si è insediata in queste ore la Commissione di Indagine nominata dal Prefetto di Lecce. Questa dovrà verificare entro 90 giorni, prorogabili di ulteriori tre mesi, la sussistenza o meno di forme di condizionamento degli Amministratori locali, da parte della criminalità organizzata, tali da compromettere la libera determinazione degli organi eletti ed il buon andamento dell’Amministrazione Comunale. Alla luce delle indagini della magistratura, quelli emersi a carico di un amministratore locale di Sogliano sono i “reati tipici che configurano l’ipotesi più elementare per la proposta di scioglimento di un Comune e, in questa fase, per l’insediamento di una commissione con poteri di accesso”. Il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, spiega le ragioni che, dopo l’operazione “Contatto”, lo hanno portato a chiedere al ministro degli Interni la delega per la nomina della commissione. È lo stesso iter seguito per Parabita, dove si è giunti allo scioglimento, e a Squinzano, dove, invece, si è optato per una misura nei confronti solo di un membro dell’amministrazione. “In questi 90 giorni – spiega Palomba – la commissione dovrà verificare quanto siano importanti le ipotesi di condizionamento da parte della criminalità organizzata sulla componente politica e sulla struttura amministrativa del Comune di Sogliano. Il mio auspicio – ribadisce – è che ,prima dell’intervento nostro o della magistratura, sia la politica a togliere queste incrostazioni, perché altrimenti presterà il fianco alla criminalità per alimentare il suo consenso sociale”
