GALLIPOLI- C’è chi parla di una Gallipoli poco sicura e abbandonata a se stessa e chi invece elogia la folla di turisti che in questi mesi ha invaso la Città bella. Diverse le opinioni da parte degli imprenditori locali alla luce dell’allarme criminalità lanciato del CNA Balneatori a cui ha fatto seguito una richiesta di un incontro urgente con il prefetto ma che per molti arriva troppo in ritardo.
Il Presidente dell’Associazione commercianti parla di mancata sicurezza per le vie della città, quanto sulla litoranea, così come denuncia il titolare dello stabilimento balneare “Sottovento” che denuncia un vero e proprio stato di abbandono.
Duro anche il post su Facebook del consigliere Sandro Quintana, che parla di una Gallipoli violentata nella
sua storia e nella sua tradizione: “Poche risorse destinate al controllo di una città –scrive nel post– che nelle presenze supera di gran lunga le mete turistiche più note del panorama nazionale ..interi quartieri, tipo Baia Verde e Lido San Giovanni lasciati nelle mani di spacciatori diventati veri e propri padroni del territorio…per non parlare del centro storico teatro di scontri quotidiani tra turisti … qualcosa non ha funzionato, ma a pagarne le conseguenze risulta essere Gallipoli e la sua comunità dove quest’anno ha vinto il turismo maleducato-…Qui ci vuole un esercito…una programmazione seria va studiata prima e risolta prima che gli eventi prendano il sopravvento ”.
Anche Giuseppe Coppola di Confindustria pensa a un incontro programmatico da fare nei prossimi mesi,, per capire l’obiettivo da raggiungere e puntando soprattutto sulla qualità dell’offerta turistica, che a detta invece del titolare dello Zen, quest’anno non è andata poi così male: “Stanno criminalizzando un po’ troppo- dice- Gallipoli quest’anno ha fatto grandi numeri”.
