LECCE -Tracciare un bilancio e restarne delusi, ripensare ai momenti felici, alle persone che avremmo voluto avere ancora accanto sopratutto quando, seduti tutti intorno ad uno stesso tavolo, alcuni vuoti pesano il doppio. Paradossalmente proprio nei periodi di festa indossare un sorriso diventa spesso difficile.
Il Direttore del “Centro Salute Mentale” di Lecce, la Dottoressa Tiziana De Donatis, ci spiega il perchè.
“Ognuno di noi attraversa dei momenti felici e dei periodi bui, è fisiologico. Alcune volte può essere sintomo di una depressione latente, altre volte sono semplicemente dei momenti della propria vita personale che mettono in luce conflitti o questioni irrisolte, con i quali prima o poi bisognerebbe fare i conti per ripristinare l’equilibrio interiore prima di tutto”.
Spesso a questa malinconia si accompagnano anche altri sintomi psico-fisici: “nel soggetto che soffre di depressione -spiega- si possono verificare disturbi del sonno, perdita dell’appetito, ansia, manifestazioni di insofferenza”.
I soggetti più a rischio sono i bambini che vivono contesti familiari già incrinati, gli adolescenti che sgomitano per ritagliarsi i tanto desiderati spazi di autonomia e gli anziani, alle prese anche con la nostalgia. Le ricadute nei soggetti che soffrono di depressione sono tra le più ricorrenti: “sentirsi inadatti e insofferenti nello stare con gli altri dà la percezione di essere sbagliati, di avere qualcosa che non va rispetto agli altri”.
Non si tratta necessariamente di patologie però, perciò mai cadere nei facili allarmismi. Tutto sta nel ritrovare l’equilibrio con le “ombre” del proprio passato che il resto dell’anno sono semplicemente dormienti: “i momenti tristi– conclude la Dottoressa De Donatis- possono essere l’occasione per imparare a lavorare su se stessi, fare pace con la parte di noi che non accettiamo e riscoprirla come una delle tante caratteristiche che ci rendono unici“.
E.Fio
