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Cisl contro chiusura comunità minori: “la Puglia non può finire a Bari”

LECCE- Siamo contrari alla chiusura della Comunità pubblica per minorenni e del Centro di prima accoglienza che si trova in via Monteroni a Lecce. Una struttura presente nella nostra provincia che è fiore all’occhiello a livello nazionale. Accettiamo solo una eventuale sospensione delle attività per una riorganizzazione territoriale del servizio giustizia minorile ed una nuova ripartenza”.

Questa la posizione della Funzione Pubblica Cisl di Lecce con le dichiarazioni di Gianni Farchi, coordinatore provinciale FP Cisl Ministeri e di Nunzio Tanieli, dirigente sindacale FP Cisl Giustizia Minorile che si oppongono alla decisione del Ministro della Giustizia, che a causa della razionalizzazione dei servizi minorili, intende chiudere la Comunità di Lecce e successivamente il Centro di prima accoglienza, di cui ci siamo occupati due giorni fas intervistando gli operatori di vigilanza in convenzione che in quella comunità hanno lavorato per anni e che hanno anche scritto al ministro Orlando.

Come rappresentante sindacale FP Cisl di Lecce – dichiara Farchi – chiediamo la riattivazione della Comunità pubblica per i minori già sospesa e il proseguo delle attività del Centro di prima accoglienza che dovrebbe chiudere per fine febbraio come già deciso dal Ministero. Per il personale in esubero chiediamo la mobilità volontaria di questi verso tutte le amministrazioni statali carenti di personale e non solo del comparto Giustizia come si prevede. Successivamente, per i lavoratori rimanenti nella struttura è necessario avviare nuovi ed ulteriori corsi di riqualificazione al fine di migliorare il servizio, ovvero limitare le problematiche relative alla devianza minorile”.

Ribadiamo che la chiusura della struttura –aggiunge Tanieli – costituirebbe un fallimento e un impoverimento del nostro territorio che perderebbe un servizio di qualità soprattutto per le famiglie leccesi e brindisine che si vedrebbero costrette a recarsi a Bari per visitare i propri congiunti sostenendo così costi gravosi. Nei prossimi giorni incontreremo a Bari, la dirigente regionale Francesca Perrini del Centro Giustizia Minorile per discutere delle sorti della struttura. Il nostro auspicio è che ci possa essere un ripensamento al fine di garantire servizi utili a tutto il territorio. Non possiamo accettare, infatti, che la Puglia finisca a Bari”.

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