GALLIPOLI-Dietrofront del Comune di Gallipoli sul nuovo centro commerciale che la società Discoverde ha chiesto di aprire in città, nella zona ex Asi. L’ufficio tecnico ha ritirato l’autorizzazione, a causa dell’inadempienza della società al versamento del contributo previsto, una sorta di indennizzo per il rischio di tenuta del tessuto commerciale pari a 50 euro ogni mq di superficie commerciale costruita.
Esulta l’ “Associazione commercianti e imprenditori di Gallipoli”, che ha presentato ricorso, tuttora pendente al Tar, sulla base di quelle che vengono considerate “palesi inesattezze dichiarate in sede di Conferenza di Servizi”. A rafforzare la loro posizione c’è l’intervento ad adiuvandum del gruppo Famila.
E’ la seconda volta che l’autorizzazione viene ritirata, per lo stesso motivo.La domanda è stata presentata dalla società il 30 aprile 2015 e il progetto prevede la realizzazione di una superficie di vendita per complessivi 15mila mq, tra settore alimentare e non. Nell’ottobre scorso, la Conferenza di Servizi ha espresso, all’unanimità dei presenti, parere favorevole all’apertura. L’autorizzazione rilasciata, tuttavia, è subordinata all’impegno a contribuire alla realizzazione di iniziative di riqualificazione delle aree a rischio di tenuta della rete distributiva, con un contributo pari, in questo caso, a 750mila euro.
Il mancato versamento costituisce causa di non conformità dell’autorizzazione rilasciata. La Conferenza dei servizi ha fissato, come termine ultimo di adempimento, la data del 5 agosto scorso, decorsa inutilmente.Da ciò la revoca dell’ autorizzazione commerciale. Non si esclude, però, a questo punto, il ricorso al Tar entro 60 gioni o il ricorso straordinario al Capo dello Stato nei prossimi quattro mesi.
