MELPIGNANO- La partecipazione doveva essere una garanzia ma secondo le stime un calo si sarebbe registrato. Per molti l’indignazione di un evento come quello di Melpignano malgrado il tragico terremoto del centro Italia.
Non sarebbe stato facile annullarlo anche se 24 ore prima l’organizzazione ne ventilò l’ipotesi ma, per molti, si sarebbe potuto posticipare di un giorno essendo, sabato 27, proclamato il giorno di lutto nazionale per le quasi 300 vittime del sisma.
Per molti estimatori anche l’aspetto artistico, nonostante il calibro di ospiti dal respiro nazionale, non ha sortito l’entusiasmo delle scorse edizioni, quasi una kermesse in cui il tamburello e la pizzica dovessero esser inseriti ed interpretati forzatamente e senza un reale patos.
Altro episodio non trascurabile denunciato dal protagonista sul social Facebook riguarderebbe l’atteggiamento non Pacifico degli uomini della sicurezza nei riguardi di un collega con un’aggravante non del tutto trascurabile.
Durante il battibecco tra il professionista Claudio Longo e la sicurezza, una Cameramen, Rita Sardelli, avrebbe ripreso tutto per poi dichiarare di aver rischiato il danneggiamento della sua attrezzatura proprio da parte di una responsabile dell’ufficio stampa dell’organizzazione.
Se l’ordine dei giornalisti interverrĂ sarĂ questa un’azione a garanzia di una professione senza giustificazioni ideologiche altrimenti rimarrĂ l’amaro in bocca e la libertĂ garantita a seconda degli orientamenti dei protagonisti.
Tra i tanti commenti anche l’indignazione di molti partecipanti per una kermesse musicale non in linea con la tradizione. Appuntamento al prossimo anno con una presumibile rivisitazione di quanto non onorato nell’edizione 2016.