
LECCE- La riflessione a distanza di 48 ore dai ballottaggi getta sale su qualche ferita. Per il Pd, quella ferita è, in primis, Nardò, lì dove la partita sembrava decisamente a portata di mano, salvo ribaltamento dell’ultim’ora. Per Fi, invece, è tempo di una “pausa di riflessione” e della ricostruzione dalle macerie che le urne hanno consegnato al partito un po’ ovunque. Questa la riflessione del segretario provinciale Paride Mazzotta.
I forzisti ripartono dal sostegno dato – e poi rivelatosi efficace – a Pippi Mellone, (formazione a destra, ma a capo di otto civiche) che in queste ore è ufficializzato sindaco a Nardò, città dalla storia rossa nel Salento. Anche per questo, come già detto dalla vicesegretaria regionale del Pd Sandra Antonica, quella è una sconfitta bruciante, compensata solo in parte dalla vittoria insperata a Gallipoli, dove è accaduto quello che è stato definito il “miracolo di Minerva”. Per il segretario provinciale dei democratici, Salvatore Piconese, però, il bicchiere è mezzo pieno: “il Pd leccese ottiene tra i migliori risultati in Puglia e in Italia”.
L’analisi del voto non è ancora terminata, ma solo agli inizi: per il Pd, la sconfitta nelle periferie a Brindisi, l’annullamento totale nel Tarantino, i risultati zoppicanti nel Leccese sono i punti di partenza per il ripensamento dell’intera struttura di partito sul territorio.
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