Politica

Pd, il caso di Taranto in direzione. Pelillo: “Speculazioni, molto rumore per nulla”

BARI- Il “caso provinciali Taranto”, dove la corrente del Pd che fa capo a Pellillo ha fatto vincere il forzista Tamburrano, si è rivelato un boomerang per il segretario regionale.

Emiliano è accusato di fare il gioco delle tre carte e per tenere alla larga le accuse di inciucio minaccia di cacciare via tutti quelli che hanno votato contro le indicazioni del Pd, quindi, chi dovrebbe sostenerlo alle primarie.

Mi sono esposto pubblicamente contro Tamburrano”- si difende il segretario. Un bel guaio che dovrà essere risolto nella direzione delle prossime ore. Secondo la vice di Emiliano, Sandra Antonica, il fatto è gravissimo, ma è necessaria una discussione serena nel partito, che potrebbe però portare anche alla cacciata dei dissidenti. Gli sfidanti alle primarie ne approfittano per incalzare il segretario. Per Minervini si tratta di un “inciucio organizzato”, ma attraverso facebook lancia la sua soluzione per ridare credibilità al partito: “Emiliano azzeri i vertici tarantini o si dimetta”.

Incalza anche Dario Stefano, lo sfidante alle primarie: “Dopo aver letto le dichiarazioni di Michele Emiliano sull’elezione del presidente della Provincia di Taranto ed il commento che fa oggi Guglielmo Minervini dalla sua pagina Facebook, abbiamo conferma che quanto accaduto è un’evidente mozione di sfiducia politica del PD nei confronti del suo segretario regionale. Che sta al partito risolvere”.  Il ragionamento del senatore vendoliano è semplice: “Se il segretario regionale si è impegnato contro Tamburrano e i suoi non l’hanno seguito, si tratta di una sfiducia implicita”.

Alcuni amici del Gladiatore non si spingono così in là da chiederne le dimissioni, ma gli suggeriscono l’autosospensione: gli uomini che hanno permesso l’elezione di un forzista alla presidenza della provincia di Taranto sono tutti sostenitori di Emiliano, quindi, facendo un passo indietro, potrebbe evitare di dover infliggere con le sue mani eventuali punizioni.

Pelillo bolla tutto con una citazione: “Molto rumore per nulla. Una tempesta in un bicchiere d’acqua che Stefano e Minervini hanno voluto causare per mettere in difficoltà Emiliano, che non ha fatto niente. In direzione non succederà nulla. In tutta Italia sono passate le larghe intese, perché le provinciali non hanno una valenza politica: lo spirito della legge Del Rio dice il contrario: è necessario accordarsi e unire, mettersi insieme. Si pensi ai problemi veri di Taranto non a queste speculazioni”.

Gaetano Gorgoni

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