Cronaca

Otranto, una raccolta firme per dire Sì al porto turistico

OTRANTO- Il porto turistico di Otranto deve trasformarsi in realtà! A chiederlo a gran voce sono gli stessi cittadini, otrantini e non solo, che stanchi di rinvii, promesse non mantenute, ritardi, discussioni, polemiche e quant’altro, questa volta hanno deciso di prendere il toro per le corna e di far sentire una voce che, per troppo tempo, è rimasta inascoltata.

Il primo passo concreto sarà una raccolta di firme organizzata per sabato 12 aprile, dalle 15 alle 20, in via Vittorio Emanuele, ad Otranto, attraverso la quale i cittadini chiederanno, in buona sostanza, che il progetto per la realizzazione del porto turistico vada avanti nonostante lo stop della Soprintendenza al paesaggio, perchè si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo e la crescita della città idruntina e dei paesi limitrofi.

“La comunità non è disposta ad accettare questo ennesimo stop – ha detto il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, che da tempo si batte per la realizzazione dell’opera – è da 50 anni, ormai, che si discute su quest’opera; i cittadini sono esausti e non mi riferisco solo agli otrantini. Anche gli imprenditori, i commercianti, gli abitanti dei paesi vicini, infatti, attendono con ansia un’opera strategica in un tratto di costa, che rappresenta il loro naturale affaccio sul mare. Il porto turistico è ormai una scelta condivisa in maniera unanime da tutti gli abitanti, anche perchè i continui rinvii hanno permesso, nel tempo, un importante affinamento di questa infrastruttura, che ha così notevolmente ridotto il suo impatto ambientale. Noi come amministrazione comunale – ha concluso il Primo cittadino – siamo accanto ai cittadini in questa battaglia e ci auguriamo che la politica tutta, con i parlamentari salentini, i consiglieri regionali e provinciali, rompa gli indugi, condividendo questo percorso di sviluppo, frutto di una volontà unanime.”

Otranto, dunque, sceglie compatta il porto turistico, perchè decolli finalmente quell’idea di sviluppo sostenibile che dia nuovo ossigeno al territorio, realizzando quella destagionalizzazione di cui si parla tanto, ma che fatica ancora a concretizzarsi.

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