
LECCE- È un camorrista, affiliato al clan Marfella. Nella chiesa di Santa Maria Goretti a Frigole stava trascorrendo la pena accessoria per associazione mafiosa con la sorveglianza speciale e l’obbligo di soggiorno. Dopo aver scontato la sua condanna nel carcere di Lecce era stato accolto dal parroco, don Raffaele che aveva conosciuto dietro le sbarre e con l’aiuto del prelato aveva intrapreso un percorso spirituale interrotto nella notte dall’arrivo dei carabinieri.
Prisco Castiglione, 46 anni, napoletano, è stato arrestato insieme ad altre 5 persone nel corso di un’operazione anticamorra condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. Un’ indagine che ha raggiunto anche Lecce e che ha portato in carcere il 46enne ritenuto membro degli scissionisti, accusato insieme agli altri dell’omicidio di Carmine Pesce, fratello del capoclan Pasquale Pesce.
L’accusa è quindi di omicidio in concorso, avvenuto nel 2004, un fatto di sangue che causò la scissione del clan Marfella in due gruppi: quello dei Varriale-Mele e quella contrapposta dei Pesce.
Le ordinanze sono state eseguite nella notte dai carabinieri su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Nella marina leccese i militari del Nucleo Investigativo hanno bussato alle porte della chiesa che ospitava Prisco Castiglione e lo hanno portato via.
Mariella Costantini
Lascia un commento