Crescono in Puglia i finanziamenti in sofferenza, cioè i crediti bancari di problematica esazione. E’ quanto si legge sul sito della Banca Popolare Pugliese che snocciola i dati per provincia, partendo dal capoluogo di Regione, Bari, dove le sofferenze superano i 2 miliardi di euro.
Gli affidati sono 19.813.
In rapporto agli impieghi (23 miliardi 816 milioni), gli ‘incagli’ – ossia il rapporto in temporanea difficoltà ove si assiste al ritardo nel pagamento delle rate o al rientro su uno sconfino di conto corrente – rappresentano l’8,5 %.
A Foggia, le persone o le imprese segnalate alla Centrale Rischi sono quasi 10.000. Nello specifico, 9.951 non riescono a rimborsare 789 milioni. I prestiti ammontano complessivamente a 8 miliardi 881 milioni.
La BAT (Barletta-Andria-Trani) è, invece, la provincia più colpita in proporzione ai prestiti concessi. Il 9,9 % dei finanziamenti è in sofferenza. Gli affidati sono 5.618.
Arrivando nel Salento si scopre che Taranto è la più colpita dopo la provincia di Barletta-Andria-Trani. Le sofferenze (670 milioni) rappresentano il 9,8 % dei finanziamenti (6 miliardi 869 milioni).
E a Brindisi le cose non vanno meglio, con il 7 % degli impieghi che sembra irrecuperabile. Le sofferenze ammontano a 287 milioni su poco più di 4 miliardi. Gli affidati sono 6.000 circa.
Infine nel capoluogo barocco, il rapporto tra le sofferenze (659 milioni) e gli impieghi (8 miliardi 782 milioni) si attesta al 7,5 %. Gli affidati sono 11.831.