TARANTO – Sciopero ad oltranza all’Ilva di Taranto. A proclamarlo la FIM CISL, ma non è escluso che a breve diventi unitario con l’adesione delle altre sigle sindacali dei metalmeccanici. La decisione è arrivata dopo l’incertezza sul futuro dello stabilimento di Taranto, emersa dalla riunione del CdA a Milano voluta da Bruno Ferrante e dalla chiusura dei varchi di accesso alla fabbrica da parte dell’azienda.
Una decisione che ha scatentato la rabbia dei lavoratori e alcune centinaia di loro presidiano la Direzione dello stabilimento. FIM definisce ‘inspiegabile’ la decisione dell’azienda di “chiudere i varchi saldando anelli e montando pannelli alle porte impedendo ai lavoratori in caso di evacuazione dallo stabilimento, di avere la possibilità di accedere a una rapida via di fuga”.
Lo sciopero andrà avanti fino a quando dall’azienda non giungeranno indicazioni chiare sul futuro della grande fabbrica.