BRINDISI – Volti di donna che non si arrendono. Madri vestite di nero, come il colore del carbone. E un appello lanciato alla giustizia italiana, attraverso la rete. In una videolettera, le mamme del Movimento ‘No al carbone’ si rivolgono al Giudice che presiede il processo ENEL, esortandolo a chiamare le cose con il loro nome: avvelenamento, non imbrattamento.
Un capo d’imputazione riduttivo, quest’ultimo, secondo gli ambientalisti che da anni combattono contro i fumi della centrale di Cerano.
L’attrice brindisina, Sara Bevilacqua, interpreta le preoccupazioni di tante mamme brindisine, preoccupate per la salute e il futuro dei loro figli e che, fiduciose nel ruolo delle Istituzioni, guardano idealmente negli occhi il Magistrato a cui è affidato il compito di decidere.
Decidere se e in quali proporzioni, i dirigenti ENEL imputati hanno sbagliato ai danni del territorio.