Politica

Allarme del Governo: “Si voti il riordino o sarà caos”

ROMA  –  “La mancata conversione del DL sulle Province comporterebbe una situazione di caos istituzionale”: il giorno dopo l’annuncio del PDL di voler porre in aula al Senato, mercoledì, la pregiudiziale di incostituzionalità sul Decreto, il Governo lancia un allarme sulle conseguenze di uno stop al riordino di questi enti.

Interviene di nuovo anche il Ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi che, oggi, ribadisce come lo stop al Decreto Legge comporterebbe “una serie di problemi operativi sul piano delle funzioni per i cittadini, nonché di raccordo normativo con la legge di spending e il decreto ‘salva-Italia'” e ammonisce: “Il Governo dovrà attentamente valutare la presentazione di una pregiudiziale da parte di un partito di maggioranza e le conseguenze sull’ulteriore iter della legge di conversione.

La mancata conversione del DL sulle Province porrà, inoltre, una questione finanziaria legata dal problema dei mutui contratti dalle Province con banche e soprattutto ‘Cassa depositi e prestiti’: a questi dovranno subentrare Regioni o Comuni o dovranno essere frazionati; altri problemi riguarderanno il trasferimento del personale, dei finanziamenti, dei beni immobili” .

Il PDL contrattacca chiedendo al Governo, per bocca di Saltamartini, di dimostrare “con i dati” quali risparmi porterebbe la riforma e insistendo sulle criticità del DL.

Conclusione: si valuterà con attenzione quale posizione prendere in Aula, “anche per non diventare il capro espiatorio della situazione”.

 

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