TARANTO – Da 10 giorni davanti ai cancelli dell’Ilva. Dal giorno della morte di Claudio Marsella, l’operaio di 29 anni che ha perso la vita in un incidente al reparto Movimentazione Ferroviaria.
I suoi colleghi da allora si sono piazzati con una tenda davanti alla fabbrica.
Uno sciopero ad oltranza per dire NO alle condizioni in cui sn costretti a lavorare. Dicono NO principalmente all’accordo del novembre del 2010, siglato da azienda e sindacati metalmeccanici, che prevedeva la riduzione del personale.
La loro è una protesta civile e anche all’insegna della solidarietà per le famiglie degli operai, amici prima che colleghi, ammalati di cancro.
Questa mattina è arrivato a sostenerli anche il Vescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro. Una visita c’è stata anche da parte del Sindaco – ci raccontano i lavoratori del Mof – e avrebbe garantito il suo impegno per l’aumento del personale nel reparto.
Nessun accordo, intanto, con i sindacati. Nelle scorse ore, un’assemblea indetta dalla Cils Fim è andata deserta, anzi, gli operai in sciopero premono per l’Rsu, per cui stanno raccogliendo le firme e se ne contano già diverse migliaia.