LECCE – Immaginate una sera in pizzeria per quattro turisti in vacanza nel Salento. Immaginate 4 pizze e 2 birre in un locale della costa. E immaginate che il conto arrivato al tavolo ammonti a 100 euro tondi tondi. Per 4 pizze e 2 birre, non fa male ripeterlo. Immaginate infine che tipo di pubblicità potranno fare, tornati a casa, quei quattro turisti. La denuncia arriva da Alfredo Prete, Vice Presidente nazionale del sindacato degli imprenditori balneari e Presidente della Camera di Commercio. Che lo dice chiaro: i prezzi pazzeschi che qualcuno ha praticato quest’anno sono la peggiore promozione possibile per il Salento.
Per carità, la crisi c’è: ma pensare di rifarsi degli affari più magri bastonando i turisti che nonostante tutto sono arrivati nel Salento è la peggiore scelta di marketing possibile.
La stagione turistica 2012 è stata la prima, dopo una lunga sequenza di annate positive, che segna un’inversione di tendenza nel trend di crescita di arrivi e presenze nel Salento. Ma se la risposta diventa quella dell’impennata dei prezzi e dei turisti trattati come polli da spennare – e che alla fine nel Salento non torneranno più – stiamo freschi.