
TARANTO – Spiragli per Grottaglie e speranze sempre più ridotte per Manduria. E’ il bilancio sul fronte dei tagli ai “punti nascita” al termine delle ultime 48 ore di incontri e proteste dei due Comuni nei confronti della seconda tranche di disattivazioni prevista “Piano di rientro sanitario”. Nel primo caso è servita la sollevazione della città delle ceramiche e la mobilitazione in Regione. L’Assessore alla salute Ettore Attolini, incontrando la delegazione della città grottagliese, avrebbe comunicato di aver congelato per ora, il provvedimento del taglio del reparto di Ginecologia e ostetricia del “San Marco”, a cui va il riconoscimento di punto nascita di secondo livello.
Grottaglie, dunque, al momento si salva. Si continuerà a nascere, salvo decisioni dell’ultima ora, nella città delle ceramiche oltre che a Taranto e a Martina Franca. La protesta annunciata dal Sindaco per sabato, per ora è sospesa. Ma la guardia, giurano da Grottaglie, rimane alta.
Speranza un pò più ridotte, invece, per il punto nascita dell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria. In questo caso pare che il destino della maternità sia già segnato. Anche se non è ancora detta l’ultima parola.
Il tavolo per la salvezza si terrà nella sede dell’Azienda sanitaria di Taranto, davanti al Direttore generale Fabrizio Scattaglia con il Commissario Aldo Lombardo.
Ma l’esito negativo, in questo caso appare scontato. Sulla questione, è intervenuto il Consigliere regionale del Pdl Gianfranco Chiarelli con una provocazione: “Ma non si era detto – ha ricordato – che la Regione nella seconda tranche di tagli non avrebbe toccato la provincia di Taranto?”. La palla passa all’ente di via Capruzzi.
di Barbara Scardigno
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