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Terme Santa Cesarea: stipendi e non solo, sit-in e interrogazione

SANTA CESAREA TERME – Ai lavoratori manca il pagamento della tredicesima, della quattordicesima, del saldo di dicembre e dello stipendio di gennaio, poiché, al 31 dicembre 2020, la società ha registrato perdite per circa un milione mezzo di euro.

E, non meno importante, mancano le certezze per il futuro.

Sono 100 i dipendenti della società Terme di Santa Cesarea che in mattinata saranno in sit-in davanti al municipio.

“Inaccettabile il silenzio del socio di maggioranza, che è la Regione Puglia (detiene il 51% delle quote azionarie) e del Comune di Santa Cesarea (che detiene il restante 49%), dinanzi alle nostre reiterate richieste di incontro al fine di discutere le possibili soluzioni e rassicurare i lavoratori” dicono i sindacati confederali.

Il Comune di Santa Cesarea si dice da tempo interessato a rilevare le quote azionarie detenute dalla Regione e il cui valore stimato è di 13,7 milioni di euro. Per autofinanziare l’investimento, l’Amministrazione punterebbe sulla privatizzazione della gestione a lungo termine, tramite un bando con l’obbligo per il vincitore di versare un anticipo sostanzioso sufficiente per acquisire dalla Regione la quota da essa detenuta. Per far fronte alla crisi di liquidità, la società ha chiesto alla ASL di Lecce di anticipare l’erogazione delle somme dovute per le cure erogate in convenzione nel 2020, pari a un milione e 196.000 euro. La richiesta è fase di istruttoria da parte del dipartimento Promozione Salute e, se fosse accordata, si potrebbero corrispondere ai dipendenti le mensilità arretrate, oltre che intraprendere i lavori di manutenzione ordinaria in vista della prossima stagione.

Per questo, il consigliere regionale de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro, presenta un’interrogazione a presidente della Regione e assessore alla Sanità:

“Il fallito rinnovo del consiglio di amministrazione i numerosi rinvii delle assemblee a causa della mancata partecipazione del socio di maggioranza pongono gravi problemi di gestione, al di là delle immediata esigenza di corresponsione ai lavoratori delle mensilità arretrate. Urge un piano di rilancio e valorizzazione del sito”. Chiede di sapere “Entro quali tempi la Regione intenda garantire l’erogazione delle mensilità arretrate e se intenda sollecitare l’ASL ad anticipare le quote, in modo da assicurare la liquidità necessaria”.

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