LECCE-Salvatore Polimeno, condannato a 26 anni di carcere per l’omicidio di Valentino Spalluto, 21 anni, ucciso il 2 agosto 2012 in piazza Palio mentre lavorava all’allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini sta scontando una condanna per omicidio volontario. la Corte di Cassazione, il 17 ottobre 2018, ha reso definitiva la pena, ma ora qualcosa potrebbe cambiare.
Lo scorso marzo la principale accusatrice di Polimeno, in una lettera indirizzata al ragazzo e fatta recapitare in carcere a Rossano, dove sta scontando la pena, ha ammesso di aver testimoniato il falso perché vittima di rabbia e vendetta: “Sono pronta- aveva scritto- a dire la verità”. Una decisione sicuramente intempestiva, con le scuse a Polimeno e alla sua famiglia. La sua testimonianza era stata decisiva per la condanna del ragazzo poiché aveva raccontato di averlo riconosciuto proprio quel giorno, durante l’omicidio. Una sorta di ritrattazione che sino ad ora però non è stata presa in considerazione dagli inquirenti. Per questo è stato lo stesso Polimeno, che si è sempre dichiarato innocente, a sporgere una formale denuncia per calunnia nei confronti della sua accusatrice indirizzata alla Procura di Lecce. Gli inquirenti avranno così il dovere di sentire la donna sulla vicenda e le sue dichiarazioni potrebbero portare anche alla richiesta di revisione dell’intero processo. “Aspettiamo l’esito di queste nuove indagini- dice l’avvocato Giovanni Battista Cervo- che rappresenta la famiglia di Polimeno. Valuteremo se ci siano prove tali da poter chiedere la revisione”. Intanto è importante la lettera sia analizzata, ne sia riconosciuta l’autenticità e che le parole della firmataria, siano cristallizzate dal punto di vista giudiziario.
