MONTERONI – Ubriaco, in piena notte, al culmine di un litigio con la convivente, è uscito e ha chiuso a chiave la porta di casa, segregando la donna e dicendo che sarebbe andato a cercare un’arma per ucciderla. È successo a Monteroni, dove i carabinieri hanno arrestato Giovanni Giancane, 50enne del posto. I militari sono intervenuti grazie a una telefonata arrivata al 112, in cui si segnalava la lite familiare in corso.
Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato in casa l’uomo, che era appena rientrato: in preda a un forte stato di agitazione, stava distruggendo le suppellettili, minacciando di far esplodere l’abitazione usando il gas e tentando di spingere fuori i militari. Poi ha simulato ripetuti malori, tanto da essere trasportato due volte in ospedale dal personale del 118. In entrambi i casi è stato subito dimesso.
È stato arrestato.
Anche ad Alezio una lite familiare è finita con un arresto. Il comandante della locale stazione dei carabinieri, libero dal servizio, è intervenuto in un appartamento per sedare gli animi tra un ragazzo di 28 anni e la sua convivente. Il militare è stato aggredito dal giovane con calci e pugni. Per questo è scattato l’arresto in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.