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Veglie come Gerusalemme, è vivo il misticismo della Passione

VEGLIE- Sui suoi stessi passi, stazione dopo stazione, nei vicoli di Veglie che si è fatta Gerusalemme. Non è un semplice spettacolo. La Passione di Gesù diventa arte, ma anche meditazione, riflessione corale, immedesimazione negli ultimi e nell’ingiusto. Venerdì sera, dalle 19, partendo da Largo Porta Nuova, la terza edizione ispirata alle Sacre Scritture è stata un groviglio di misticismo e intimità.

Canti e recitazione si sono fatti preghiera, cammino, racconto collettivo. Il Cristo è stato interpretato da un profondo Attilio Fontana. È stata l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Claudio Paladini, a volere che anche quest’anno potesse ripetersi l’appuntamento, curato nei dettagli dall’assessore alla Cultura Giusi Nicolaci e con il coinvolgimento di dieci associazioni (“Compagnia Teatrale Amatoriale ARKÈ 2”, “Associazione Cultura e Tradizione Porta Noa”, Associazione Culturale di Rievocazione Storica “II Legio Augusta” di Lizzanello, “Associazione Culturale Fantasia”, “A.S.D. Progetto Danza”, Associazione Musicale Culturale “A. Reino” Banda Città di Veglie”, Associazione “Aquile del Mare”, Associazione “Serveglie”).

Un appuntamento pubblico sì, animato da 50 figuranti in costume d’epoca, ma allo stesso tempo anche un incontro con se stessi, con la storia che ci si porta dentro, con i valori di umanità che il Cristo ha insegnato.

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