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Calciomercato: Lucioni, il Lecce e il Sassuolo

LECCE (di M.C.) – È tempo di calciomercato e l’ansia sale sia per i tifosi sia per gli addetti ai lavori e contestualmente, inevitabilmente, nei protagonisti.

Fabio Lucioni, difensore del Lecce (foto Pinto)

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata una notizia caldissima nell’ambiente leccese. Uno dei protagonisti, l’ago della bilancia del reparto difensivo, è ammaliato dalla sirene incantatrici della serie A; per Lucioni suonano dal Sassuolo dove c’è De Zerbi suo ex allenatore che ha chiesto un rinforzo per la difesa.

È il gioco della parti, si contatta il procuratore, si fa l’offerta, si fa trapelare la notizia, si attende la reazione. E magari il calciatore non ha ancora detto la sua. 

Fabio Lucioni, classe ‘87, è stato contrattualizzato dal Lecce quando era ancora squalificato per doping, triste vicenda in cui il calciatore fu difeso proprio dal Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che ottenne per lui il minimo della sanzione, un anno, nel caso specifico di Clostebol uno steroide anabolizzante rischiava una squalifica di quattro anni, e per un calciatore di 30 anni sarebbe stata una pietra tombale sulla sua carriera.

Ciò nonostante visto il rapporto creatosi e le qualità del difensore, che per la serie B è un lusso, il numero 1 di Via Col. Costadura decise di portarlo in giallorosso, per lui a Benevento non c’era più posto ma lo trovò subito al sole del Salento con un contratto quadriennale a cifre importanti.

Al termine della squalifica Fabio Lucioni è diventato un punto fermo della difesa di Liverani giocando in tutto 9 gare e mettendo a segno un gol col Padova.

Il Sassuolo ha bussato timidamente alla porta del Lecce che non è interessata a privarsi del calciatore.

Attenzione però che se il calciatore dovesse chiedere di essere ceduto, e questo non è accaduto, e dal Sassuolo arrivasse un’offerta molto importante tutto potrebbe cambiare, perché a quel punto potrebbe essere proprio la società giallorossa, dopo tanta fiducia e impegno nei confronti del calciatore, a sentirsi tradita e ad accettare di darlo via; vero è però che, se nel calcio esiste ancora un minimo di riconoscenza, dovrebbe essere Lucioni, per rispetto verso il suo Presidente, a spegnere ogni forma di sirena, anche perché ha un contratto fino al 2021 abbastanza importante.

Questo è il calciomercato. Tutto può accadere all’improvviso.

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