Cronaca

Autopsia Noemi: la ragazza ha lottato con il suo assassino, poi è morta sotto le pietre

SPECCHIA- L’esito dell’autopsia sul corpo di Noemi Durini fornisce dettagli inconfutabili su quanto avvenuto all’alba del 3 settembre nelle campagne di Castrignano del Capo. L’esame autoptico sul corpo della ragazza, eseguito a 10 giorni dalla morte, è fortemente condizionato da un lasso di tempo rilevante rispetto alla morte, ma racconta molto più di qualsiasi confessione. “La causa della morte di Noemi – si legge nella relazione del medico legale Roberto Vaglio- è ascrivibile ad una insufficienza respiratoria acuta conseguente ad asfissia da seppelliento mediante compressione del torace e dell’ addome in soggetto con trauma cranico verosimilmente cagionato dall’azione lesiva multipla di mezzi contundenti : mani nude o pietre ma anche arma da punta e da taglio“. Il coltello di cui Lucio ha parlato più volte e che non è mai stato trovato si è spezzato nella nuca di Noemi: un frammento  di metallo di forma triangolare è stato rinvenuto nella pelle: è la punta di un coltello a lama liscia. Non un solo colpo in testa ma quattro in tutto, come emerge dalle ferite che, anche se non mortali, potrebbero aver provocato una commozione cerebrale che ha reso incosciente la ragazza. Noemi è svenuta quindi, poi è stata trascinata sul luogo della sepoltura. Lo dimostra la posizione sollevata della maglietta. Mentre una grossa chiazza di sangue a circa cinque metri dimostra che la collutazione è avvenuta in quella campagna. Il corpo è stato poi seppellito e la ragazza è morta sotto il peso delle pietre, alcune di grosse dimensioni, che le hanno schiacciato i polmoni e il torace. Noemi ha cercato di difendersi mentre lottava, in piedi, con il suo assassino e di scansare i colpi. Lo testimoniano le ferite sparse e asimmetriche. Una sequenza di circostanze che raccontano di un’azione violenta e crudele: “Combinate- scrive il medico legale- con una intenzionalità evidentemente omicidiaria”. La morte, anche questo è certo, è avvenuta nelle prime ore del mattino del 3 settembre, il giorno in cui la ragazza è scomparsa.

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