LECCE– Si partirà dalla Casa Circondariale di Foggia, a prima ora e, man mano, dopo aver fatto tappa a Trani, Bari e Taranto, si farà capolinea presso l’istituto penitenziario leccese di Borgo San Nicola dove si darà vita alla prima “Notte Bianca” in attesa della conferenza stampa in agenda per martedì 12 settembre 2017, alle ore 11. La protesta è quella di sempre, ora più che mai, divenuta incombente sulla soglia dei palazzi della politica e, più precisamente, presso la “stanza dei bottoni”, ovvero il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria): il sovraffollamento delle carceri e le disumane condizioni in cui sono costretti ad operare gli agenti di Polizia Penitenziaria (sia per gli estenuanti turni di lavoro sia per gli strumenti e le risorse a loro disposizione, luoghi compresi). Una levata di scudi, quella messa in atto dall’OSAPP della Puglia a ragion veduta, se si considera che, nonostante la persistente carenza di organico, si vuol dar seguito al proposito di attivare nuove sezioni (circa 200 posti fra Trani, Taranto e Lecce) ed aprire un reparto psichiatrico proprio a Lecce, dove pure, a breve, è prevista anche la riattivazione di una struttura un tempo destinata alla detenzione dei minori e che, in futuro, dovrebbe essere utilizzata per la cosiddetta “custodia attenuata”. Insomma, la misura è colma e la tensione resterà alta fintanto chi di dovere non presterà le dovute attenzioni ad un problema che, presto o tardi, avrà ripercussioni pesanti sull’intero sistema con ricadute non indifferenti nei confronti del territorio e di chi lo popola. “Basta, siamo stufi!” È questo il vibrante quanto esasperato grido di chi, ogni giorno, indossa una divisa e tiene fede ai suoi doveri professionali, nonostante i gravissimi eventi critici cui spesso bisogna soccombere, in una solitudine sempre più assordante oltre che privi degli adeguati strumenti di difesa