LECCE- Il servizio offerto dai sei Centri diurni non si ferma e i contratti del personale saranno prorogati giusto il tempo di avviare un processo di normalizzazione del rapporto di lavoro degli operatori. È questa la soluzione-ponte individuata questa mattina durante la riunione in Direzione generale Asl.
All’origine dell’incontro «i rilievi mossi dal Ministero delle Finanze e dalla Ragioneria dello Stato sulla “non conformità” dei contratti degli operatori rispetto alla normativa vigente». Con la conseguenza di mettere a repentaglio non solo 23 posti di lavoro ma anche la stessa continuazione del servizio. Di qui l’impegno annunciato dall’assessore regionale Salvatore Negro: «Aseguito della formale e tempestiva richiesta avanzata dalla Asl, anticipo che la soluzione individuata sarà quella di una proroga a tempo, condizionata all’avvio di una procedura di normalizzazione della situazione. Lo sforzo che chiediamo ai sindaci, anche a quelli la cui assenza sono costretto a stigmatizzare, è di darci una mano».
«Rispetto al percorso da affrontare- ha aggiunto il dg Asl Silvana Melli – già dal primo gennaio prossimo, chiedo che sia un gruppo a livello regionale, con dentro anche i sindaci, a valutare le soluzioni da studiare e da realizzare concretamente. Accolgo con favore la volontà della Regione di rimettere il servizio in ordine».