LECCE- E parte così lo spettacolo dello showman più noto d’Italia: Fiorello entra nel teatro Politeama Greco dal loggione vestito da sacerdote per incarnare il titolo dello spettacolo, L’ora del Rosario e parafrasando il suo nome. Più di due ore in cui canta, fa battute ed ironizza sul nostro intercalare molto simile al suo Siciliano. Poi ripercorre i suoi successi ironizzando sulle sue canzoni
Battute a raffica per giungere a giocare con le canzoni dei suoi amici, Morandi e Baglioni, invertendo le parole sulle musiche dei successi dei due cantanti italiani.
Chiude con la battuta: “Avete notato che non ho fatto battute sui politici?” Ed al coro di Sì risponde: “non ce n’è più bisogno la satira la fanno loro stessi…” e saluta presentandosi con una t-shirt con la scritta: Grazie Lecce e fa vedere un filmato mentre gira per Lecce ed incontra i fans. Fiorello ancora in città sino a lunedì mattina.