LECCE- Un’evasione da record quella registrata nel 2015 nel Salento. La Guardia di Finanza di Lecce sta cercando di far rientrare nel portafoglio pubblico un qualcosa come 33 milioni di euro, tanti quanti sono le somme alla base delle proposte di sequestro avanzate dalle Fiamme gialle e ancora pendenti in Procura. 8 milioni di euro, invece, sono già stati recuperati con i sigilli a disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali.
È il dato più significativo contenuto nel rapporto relativo all’anno appena concluso, a detta degli stessi vertici provinciali della Guardia di Finanza.
E’ tra i capitoli più spinosi. “E non mancano gli imprenditori che hanno cavalcato la crisi, fingendo uno stato di sofferenza”, ha detto il colonnello Bruno Salsano. Sono 307 le indagini concluse contro evasione e frodi fiscali, anche di tipo organizzato. I controlli vanno avanti a tappeto: ammontano a 1.274 le verifiche che in dodici mesi sono state effettuate a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali.
Non controlli a caso, ma “servizi basati su un’attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio”.
Alla fine, sono stati denunciati 122 soggetti responsabili di 178 reati fiscali, di cui il 92 per cento riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione.
