LECCE- Anche Federalberghi Puglia di NO ALLE TRIVELLE NEL MARE ADRIATICO: “Salvaguardare la bellezza delle coste della Puglia e la peculiarità del nostro mare, vuol dire tutelare la qualità ambientale e la nostra salute. Vuol dire, soprattutto, puntare sul turismo, sulla pesca e sull’agroalimentare quale volano economico definitivo per la ripresa e lo sviluppo dell’intera regione.
I sei decreti emessi dal Ministero dell’Ambiente, nei primi giorni di giugno, hanno di fatto consegnato tutto il mare pugliese – dal Gargano al Salento – nelle mani delle società multinazionali che avevano richiesto le autorizzazioni alla trivellazione per la ricerca di giacimenti petroliferi. Sono interessati a questa operazione 1,6 milioni di ettari di mare: una superficie paragonabile a quella dell’intera Puglia.
L’impatto dell’intera operazione è dirompente per il futuro della nostra regione. Il settore del turismo non può permettersi il lusso di vedere vanificati gli sforzi e gli importanti investimenti, pubblici e privati, degli ultimi cinque anni”.
“Gli albergatori e gli imprenditori del turismo – dichiara Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia – sono al fianco dei sindaci e della gente di Puglia nella mobilitazione. Auspichiamo, pertanto, che il presidente Michele Emiliano favorisca l’apertura di una vertenza con il governo centrale perché tali concessioni siano vincolate a una Valutazione Ambientale Strategica complessiva. La Puglia non si può permettere, adesso, di sbagliare scelte importanti per il suo futuro”.