BARI- Quale colore scegliere o quale simbolo poter essere più adatto lo si deciderà ad ore di certo, come vi anticipammo mesi fa, la lista dei ricostruttori ci sarà e si chiamerà “Oltre…con Fitto”.
I comunicatori romani valutano ancora quale potrebbe esser il simbolo di questa e se predominerà l’arancio, che però non porto bene a Fitto nelle precedenti campagne elettorali, o ci si affiderà all’azzurro berlusconiano. Nella coalizione di Schittulli, se nulla cambierà, gli uomini dell’euro parlamentare faranno una sola lista , considerato l’apporto che i fittiani daranno anche agli alleati minori come fratelli d’Italia e nuovo centro destra.
Nella lista dei ricostruttori oltre ai già noti Angelo Tondo, Damiano D’Autilia, Mino Frasca, Silvano Macculi anche il Sindaco di Gagliano del Capo Antonio Buccarello oltre agli uscenti già consiglieri forzisti. Tra le new entry dei berlusconiani l’avvocato penalista Francesca Conte.
Però, mentre in Puglia si pensa alle candidature, da Roma si affilano le armi per l’uso del simbolo e , come ieri anticipatovi, la minaccia dei berlusconiani di metter fuori dal partito chi fa liste alternative ma l’ex ministro frena: “Sarebbero impensabili e illegittime eventuali esclusioni, c’è un problema evidente a tutti di Statuto che giace dimenticato in un cassetto, inapplicato e aggirato”.
Se il dibattito nell’ex PdL riguarda ogni aspetto sviscerato, nel centrosinistra c’è l’ostilità di una parte della base del Pd al gioco dell’asso pigliatutto ormai da settimane operato da Michele Emiliano.
“Piu un partito di ex che un Partito Democratico” così reagiscono dall’interno così come , alcuni renziani non ultimo il capogruppo del PD al comune di Lecce Foresio, frenano sulle proprie candidature se il partito non garantisce liste pulite anche da semplici indagati.
