GALLIPOLI- Per capire cosa è la moria degli ulivi nel Salento, il commissario straordinario nominato dal governo, il comandante regionale della Forestale Giuseppe Silletti, ha deciso di partire da qui, da zona Li Sauli, a Gallipoli, considerato l’epicentro della malattia denominata Complesso del disseccamento rapido dell’olivo.
Un primo sopralluogo a sorpresa, dunque, di domenica mattina, e un incontro con i giornalisti. Si parte da un appello agli agricoltori, a cui chiede aiuto. poi, però, si va subito al dunque. Il piano operativo è pronto, si inizierà dalle periferie del contagio, “Trepuzzi o la fascia al di là della Maglie Leuca”, dove per Silletti l’eradicazione degli alberi sarà necessaria, mentre là dove, come nell’arco jonico, le piante sono già secche, si vedrà cosa fare.Altro tema spinoso è l’uso di fitofarmaci che si prevede a partire da maggio: due interventi chimici sulle chiome di ogni albero, azione da proseguire fino a dicembre contro gli insetti.
Silletti, dunque, minimizza: si tratta di prodotti registrati sull’olivo. L’uso è un obbligo, per la Regione. È questo però un punto su cui è pronta la mobilitazione: ripetere la doppia irrorazione chimica, in contemporanea, su buona parte dei 9 milioni di ulivi leccesi pone problemi di carattere ambientale e sanitario. E non è solo un dettaglio.
