CronacaPolitica

No Tub, sì allo sbocco nel torrente Asso

NARDO’- “Un impianto di depurazione, uno di alto affinamento, il riutilizzo delle acque in agricoltura e l’eventuale esubero, nel torrente Asso con sbocco nella vora delle Colucce”. È questa la strada da percorrere perchè nessun “tub” venga realizzato, nè a terra nè in mare, preservando così il paesaggio e le acque di Torre Inserraglio.
La proposta arriva dalla riunione congiunta di giunta comunale, commissione ambiente e consulta ambiente che si è tenuta a Nardò. A palazzo Personè c’erano anche tecnici di Acquedotto pugliese e i funzionari regionali, invitati dal sindaco Risi durante il tavolo tecnico barese della scorsa settimana. E sono sembrati ben disposti ad accogliere questa idea, che arriverà su un tavolo regionale sotto forma di un elaborato tecnico dettagliato. L’incontro è durato cinque ore.

Un progetto che, come spiega il presidente della commissione ambiente Salvatore Antonazzo, presuppone che ci siano due impianti diversi: uno per Nardò ed uno per Porto Cesareo eliminando così l’ipotesi del collettamento che, secondo il protocollo regionale, avrebbe fatto confluire in unico tubo i reflui fognari di entrambi i comuni: un volume impressionante che, secondo protocollo, finirebbe tutto nel mare di Torre Inserraglio, a 1.300 metri dalla costa.

Il nuovo progetto, invece, scaturisce da una riflessione, che ci ha illustrato il sindaco Marcello Risi: oggi già i reflui di 37 impianti di depurazione vengono convogliati nel torrente Asso e quindi nella vora delle Colucce. perchè non possono avere lo stesso sbocco anche il depuratore di Nardò e magari anche quello di Porto Cesareo? Così si eviterà lo scarico a mare, con o senza condotta sottomarina, nell’are Sic di Torre Inserraglio.

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