BRINDISI- Vertice a Bari tra Acquedotto pugliese, regione e comuni interessati, dopo gli scarichi in mare nella riserva di Torre Guaceto. Mentre si decide sui provvedimenti (e ne servono di immediati), il sindaco di Brindisi Mimmo Consales insiste su un punto: il depuratore dovrà entrare in funzione soltanto a lavori ultimati. “Non resteremo a guardare – spiega il primo cittadino – Siamo pronti ad intraprendere anche eventuali azioni giudiziarie. Quel depuratore deve essere fermato”. La polemica insomma è aperta. E’ sorto anche un comitato per la salvaguardia di Torre Guaceto, con i cittadini e la confederazione Cobas di Brindisi.
E’ prevista per il 4 ottobre una manifestazione in difesa della riserva naturale . Appuntamento a Punta Penna alle 15.E in tema di difesa dell ambiente, una denuncia arriva anche dal Partito comunista di Carovigno: “La fogna di Carovigno inquina il 70% in più del peggiore depuratore. La falda in fogna senza alcuna depurazione può solo peggiorare la situazione delle acque sotterranee e la acqua di falda è l’unica risorsa idrica per l’ agricoltura”.
Sono ore decisive queste, a Brindisi, anche per la vicenda della raccolta dei rifiuti solidi. Fuori l’Aimeri, il comune guarda ad altre tre aziende per decidere a chi aggiudicare il servizio. “Sceglieremo l’ impresa che risponda ai criteri elencati nel capitolato d’appalto – spiega Consales – a partire dalla disponibilità dei mezzi e dalle capacità finanziarie. dopo procederemo con ordinanza a indire la gara”.
Lievita di altri 200 mila euro , intanto, la richiesta di risarcimento danni da parte dell’Aimeri al comune. 200 mila euro che si aggiungono ai 5 milioni e 600mila euro finora richiesti per risarcire la falsa partenza. nel frattempo , resta la Monteco a coprire il servizio, senza però alcun atto amministrativo.