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Tap, Grillo chiede referendum, attacca Vendola e si becca una querela

MELENDUGNO- La venuta nel Salento di Beppe Grillo per dire no al gasdotto per ora produce solo l’indignazione del presidente della Regione Nichi Vendola accusato dal leader del Movimento 5 Stelle di non aver impedito la realizzazione del progetto ed inducendolo, a rivolgersi ai suoi legali per presentare querela. Grillo quindi riempie ed infiamma la piazza di San foca e la presidenza della Regione Puglia. La sua visita nel Salento per dire no al gasdotto ha già provocato non poche polemiche con il comitato No Tap che si è dissociato dalla Manifestazione dei 5 Stelle per non dare una connotazione politica alla battaglia.

Ma chi è contro il gasdotto la piazza di Melendugno l’ha riempita lo stesso. Erano in tanti ad affollarla, partiti nel primo pomeriggio dal lungomare di San Foca, con striscioni e slogan : “Giù le mani dal nostro mare la frase che ha accompagnato la sfilata”. Insieme ai leader salentini del partito Beppe Grillo ha espresso, con parole veementi, come nel suo stile, un secco no al gasdotto, definendolo un’opera inutile, antidemocratica e fantascientifica.

“Se noi siamo qui è colpa di Vendola”. Grillo non risparmia nessuno. Dopo una marcia di otto chilometri il suo gran debutto No Tap . Attacca anche la stampa: “Siete qui per una mia parolaccia e no per il gasdotto”. “Non abbiamo bisogno di energia in più, il consumo di gas negli ultimi dieci anni è andato diminuendo. Ma non c’è bisogno neppure di produrre più energia rinnovabile, vivete in una regione piena di pale. Avete il vento, il sole, ve li hanno sfruttati e non vi è arrivata una lira. Occorre invece aprire aziende che producano elettrodomestici e lampadine a basso consumo e il vero carburante del futuro è l’intelligenza”.

“Se dovesse esser necessario siamo pronti con il nostro esercito. La Scozia non ha perso perchè hanno fatto il referendum, facciamolo anche per il gasdotto e basta con i mille comitati“.

Con Grillo, anche i parlamentari pugliesi M5S Barbara Lezzi, Diego De Lorenzis, Lello Ciampolillo, Daniela Donno e Maurizio Buccarella, Mirella Liuzzi e la sen. Paola Nugnes.

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