LECCE- Una simpatia innata e un amore incontenibile per la Puglia. È lui, Renzo Arbore, il re del Premio Apollonio 2014, cantautore, showman, più semplicemente colonna portante del mondo di una cultura che ha sempre guardato alle radici.
La serata di un diverso venerdì quella che si è tenuta nel chiostro del Rettorato, a Lecce. I dieci anni del premio istituito dalla famiglia Apollonio ha visto alternare accanto a Neri Marcorè gli ospiti più attesi: il cantante Luca Barbarossa e la sua band, il duo Rezza-Mastrella, la coppia di comici italiani Ale e Franz.
E poi ancora comicità sul palco e dietro le quinte, quella di altri due pugliesi doc, Emilio Solfrizzi e Sergio Rubini. Sono stati diversi gli estri che hanno omaggiato il premio negli anni: da Franco Battiato a Serena Dandini, da Catena Fiorello a Giovanni Vergassola. Ogni anno un’emozione nuova, una sfida nuova. Uno sguardo al futuro e un altro al passato, come lo è stato qui la sfida del vino.
A muovere il tutto la gratitudine verso le piccole eccellenze che fanno grande l’Italia. È stata ideata in questa chiave la kermesse, espressione di una Puglia vivace e forte, laboriosa e generosa.