Cronaca

Sciopero Call Center, oltre 300 da Teleperformance: “No a risparmio sulla nostra pelle”

TARANTO-  Si accodano alla protesta nazionale di Roma, centinaia di lavoratori del call center tarantino Teleperformance. Partiti nella notte in pullman, sono arrivati nella capitale per dire basta alle delocalizzazioni. No al lavoro spostato dall’Italia in Albania, in Romania e in Tunisia, per abbattere i costi del lavoro. Contro questa logica basata su un gioco a ribasso e sul ricatto occupazionale, i lavoratori, con i sindacati di categoria, sono in corteo a Roma.

“Basta all’assenza di regole, alla delocalizzazione selvaggia e a una legislazione sugli appalti che non tutela i lavoratori”. “Nessuna risposta dai call center, per oggi, cosi finalmente se ne capirà l’ importanza” . È il succo della provocazione lanciata sui social network dal Segretario Generale Slc-Cgil Taranto Andrea Lumino, presente a roma anche lui.

Da Taranto sono partiti 5 pullman con circa 300 lavoratori, senza contare quelli che si sono raccolti davanti ai cancelli della sede tarantina di Teleperfonce, in uno sciopero parallelo a quello nazionale.. che il governo formuli un’ipotesi di legge a tutela dei dipendenti del settore delle telecomuncazioni. Questa è la richiesta dei lavoratori.

“Dopo anni di solidarietà,cassa integrazione ed accordi che prevedono un contenimento sul costo del lavoro – aggiunge Lumino – l’azienda avrebbe l’obbligo,oltre che contrattuale,anche etico e morale nei confronti di chi in questi anni si è sobbarcato il peso della crisi,garantendo comunque qualità e professionalità. Basta quindi, e conclude- risparmiare sulla pelle dei lavoratori”.

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