Cronaca

Il diverbio del “grattino”, denunce incrociate tra Pagliaro e l’ausiliare

LECCE- Da via Adua in Procura. Sbarca lì la vicenda del “diverbio” di martedì scorso tra un ausiliario SGM e l’editore leccese Paolo Pagliaro. Un fatto e due versioni diametralmente opposte: il primo ha detto di essere stato aggredito da Pagliaro, il quale invece denuncia una simulazione. 

Il sig. Sergio Dell’Anna, ausiliario della Società a Gestione Multipla che si occupa delle soste a pagamento in città, ha dichiarato ai carabinieri di essere stato spinto da Pagliaro mentre stilava un verbale per la mancato pagamento della sosta sulle strisce blu in via Adua, alle spalle del liceo musicale, e di aver battuto la testa a terra in seguito all’aggressione. Ha chiamato il 118 e, sul posto, è arrivata un’ambulanza che lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi. Qui gli è stato diagnosticato un “trauma cranico minore” con una prognosi di 10 giorni ed è stato subito dimesso.

Rappresentato dall’avvocato Giuseppe Milli, Dell’Anna ha sporto denuncia. Pagliaro, però, quel “grattino” lo ha pagato, eccolo qui :

GRATTINO

(IL TICKET ACQUISTATO ALLE 11.46)

La sosta, con il pagamento di 50 centesimi -la tariffa oraria in via Adua è di 60 centesimi- gli era consentita fino alle 12,36. Dunque il ticket è stato stampato 50 minuti prima, alle 11,46.

L’editore ha spiegato la sua versione, documentandola. Lui e la moglie avevano appuntamento con l’insegnante di latino del figlio che frequenta il quarto ginnasio al liceo classico Palmieri. Sono partiti da casa alle 11,25, sono prima passati dall’ufficio in via delle Site a prendere un libro da regalare alla dirigente dell’istituto Loredana di Cuonzo; alle 11,44 hanno parcheggiato l’Audi Q7 in via Adua. “Tutti questi orari -spiega Pagliaro- sono documentati da telefonate ed sms inviati da mia moglie alla professoressa che ci aspettava a scuola” (i tabulati telefonici sono al vaglio degli inquirenti).

A quel punto Pagliaro si sarebbe accorto di avere l’abbonamento alla sosta scaduto e quindi si sarebbe recato verso il parchimetro. In quel frangente avrebbe scorto l’ausiliario. Poi lui è tornato verso l’auto e la moglie è andata verso la scuola. Accortosi dell’uomo in divisa blu accanto all’auto, Pagliaro si è affrettato a raggiungere la macchina per mostrare il tagliando, ma Dell’Anna ha espresso l’intenzione di stilare il verbale.

“Non e’ servito per fargli passare  una voglia matta di farmi la multa. -dice Pagliaro- mi ha risposto: ‘Io la multa devo fartela lo stesso’. Un’ingiustizia che ha operato con arroganza tanto che si sono alzati e inaspriti i toni della discussione e gli ho ripetuto che si trattava di una vessazione amorale e di un atto arbitrario, poiché ero in possesso di regolare ticket. Allora, l‘ausiliario -alto e muscoloso- dapprima mi ha apostrofato con frasi ingiuriose, ha lasciato cadere per terra il verbale e dopo qualche secondo si e’ accasciato, fingendo non si sa bene cosa. Una sceneggiata che mi ha lasciato a bocca aperta. Per mia grande fortuna, alla scena delinquenziale hanno assistito altre persone che certamente potranno ricostruire i fatti secondo verità, confermando la follia dell’ausiliario e la sua cattivissima fede, per usare un eufemismo. Ho chiamato subito -io- carabinieri e vigili urbani“.

C’è un altro aspetto documentato da Pagliaro, rappresentato dall’avv. Giancarlo Dei Lazzaretti. L’ausiliario ha raccontato che i fatti si sono svolti alle 11,30 e di aver comunque atteso i 10 minuti canonici prima di elevare il verbale. Dunque avrebbe visto l’auto senza il tagliando alle 11,20 ed avrebbe atteso fino alle 11,30. Ma se così fosse come avrebbe potuto potuto fare questa multa alle spalle del Circolo Tennis alle 11,34?

MULTA

(Multa elevata ad un cittadino dall’ausiliare Sergio Dell’Anna in vico dei Lecci alle 11.34)

E ancora: tra le testimonianze che si stanno allegando alla denuncia-querela per abuso d’ufficio, simulazione di reato e calunnia, ci sono anche delle foto pubblicate su Facebook. La sera stessa, e con un trauma cranico certificato, l’ausiliario dice e mostra pubblicamente di essere andato a lezione di ballo. Sarebbe andato a ballare anche le sere successive.

In un post si legge: “Dopo una bellissima lezione…a nanna!“…e ancora: “Finalmente venerdì. …….inizia un’altro fine settimana. ..salsero!!! Area 51……BOOGALOO. …..batas! !! E vaiiiiiiiiiiiiiiiiiii…….!!!!

A questo proposito, il direttore generale della Asl di Lecce Valdo Mellone ha detto che “Ci sono dei passaggi da chiarire sulle procedure adottate in pronto soccorso, perchè se si diagnostica un trauma cranico , è insolito che non si faccia una tac al paziente”.

Sulla bacheca FB di Pagliaro, qualcuno giura di aver avuto lo stesso tipo di “problema” dalla stessa persona, che avrebbe -in casi analoghi e non solo sul posto di lavoro- simulato un malore.

Pagliaro evidenzia che venerdì, 3 giorni dopo la presunta aggressione, “in una sala da ballo, lo stesso personaggio ha seguito il medesimo copione con un povero malcapitato, “reo” di avergli pestato il piede durante il ballo. Ed anche qui, l’ausiliario-attore per professione a danno del prossimo, non ha perso tempo e subito ha compiuto la sua performance preferita, gettandosi a terra e simulando un forte dolore alla gamba. Tutti i presenti hanno assistito con stupore alla scena”.

“La vicenda dell’ausiliario mi ha turbato molto in questi giorni perche’ mi sono sentito aggredito psicologicamente con violenza. Ora sono sereno -scrive su un post Pagliaro- mi stanno chiamando tanti cittadini per dirmi di aver subito uguale trattamento dalla stessa persona o da altri ausiliari del traffico scorretti, mele marce che minano gli altri onesti, per questo, stiamo raccogliendo le loro testimonianze da offrire alla Sgm. Vicende che minano profondamente, assieme al resto, la sua credibilita’. È assurdo che un cittadino esca da casa e si ritrovi in queste situazioni di insicurezza e di rischio“.

Sarà l’indagine a dire come stanno realmente le cose ed a ricostruire, minuto per minuto, come si sono svolti i fatti martedì (ed eventualmente nei giorni immediatamente successivi). L’avvocato Milli non vuole  rilasciare dichiarazioni perchè l’indagine è in corso.

Dal canto suo, SGM avrebbe già avviato l’iter per nominare dei coordinatori che monitorino e controllino l’operato degli ausiliari.

 

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