LECCE- Avrebbe invitato la nipote 17enne ad andare a letto con lui in cambio di denaro. Poi, di fronte ai suoi rifiuti, avrebbe anche tentato un approccio sessuale, palpeggiandola. Accusato di tentata induzione alla prostituzione ed atti sessuali, è stato condannato a tre anni e 4 mesi di reclusione in abbreviato lo zio, un 33enne originario di Lecce, ma residente a Siena.
Il processo si è svolto nelle scorse ore davanti al giudice Carlo Cazzella. La ragazza, che ha presentato denuncia ai carabinieri di Lecce, ha poi scelto di non costituirsi parte civile. I fatti si sarebbero verificati tra il maggio e il giugno del 2011.
Nella prima occasione lo zio, in vacanza nel salento, ospitato in casa dei genitori della 17enne, l’avrebbe più volte invitata ad andare a letto con lui, arrivando a inviarle un sms in cui le prometteva 50euro in cambio della prestazione. Qualche tempo più tardi l’uomo è tornato a Lecce. Questa volta dalle parole sarebbe arrivato ai fatti, tentando di avvicinare la ragazza mentre era a letto, in pigiama e sotto le coperte. Qui le avrebbe toccato il seno ma lei sarebbe riuscita a divincolarsi. Il giorno dopo, con i suoi genitori ha denunciato l’accaduto, dando il via alle indagini condotte dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero.
La difesa dell’uomo annuncia già il ricorso in appello.