LECCE- L’ultimo vertice di Palazzo Grazioli ha messo in allerta gli uomini di Berlusconi: se il 4 ottobre la Giunta delle elezioni voterà la decadenza del Cavaliere da senatore, ci saranno le dimissioni di massa. I parlamentari salentini erano pronti già da tempo: hanno dichiarato più volte di aver preparato le valigie. L’abbandono delle Camere sarebbe un atto necessario a staccare la spina al governo Letta, dopo le minacce di questi mesi.
Anche sulla nascita della nuova Forza Italia i vertici del partito hanno dato un’accelerata: in questi giorni, una mail del coordinamento romano, firmata dal coordinatore nazionale Denis Verdini, ha chiesto alla base di costituire in ogni provincia, comune e regione i gruppi consiliari di Forza Italia. Il prossimo passaggio sarà quello dell’apertura dei club in ogni paese d’Italia: il problema sarà trovare chi li finanzia, ora che i soldi non arriveranno più da Roma. I coordinatori in questi giorni vanno in cerca di imprenditori filàntropi.
Il rinnovamento promesso, per ora, è solo ‘nominale’: nel senso che, a quanto pare, per ora cambieranno solo le insegne del coordinamento provinciale leccese e delle altre sezioni disseminate sul territorio. Lo stesso avverrà per i coordinatori. Lo spiega, in due parole al telefono, il deputato Rocco Palese: “Tutto ciò che fino a ieri si chiamava Pdl, oggi si chiama Forza Italia. Quindi, Antonio Gabellone non è più coordinatore provinciale del Pdl, ma di Forza Italia, e lo stesso dicasi per Vitali”. Il coordinatore provinciale di brindisi, Luigi Vitali spiega che è stato raggiunto un accordo con la base: per il momento, saranno i parlamentari del posto a decidere i coordinatori.
Insomma, niente azzeramento dei vertici per nomi nuovi del mondo dell’imprenditoria, come era stato annunciato in un primo momento: la ‘vecchia guardia’ può dormire sonni tranquilli, per ora.