SAN PIETRO- Le Asl nel mirino della spanding review. La Ciannamea, nel mirino dei sindacati. Tra tagli a posti letto e al personale, a discapito dei servizi per la tutela e la salute dei cittadini. Dopo la breve pausa ferragostana continua la guerra delle segreterie sindacali contro la dieta imposta dalla regione ai presidi ospedalieri della provincia. CGIL, CISL e UIL, si sono raccolte, in mattinata, nella piazza antistante il nosocomio Sanpietrano, il Ninetto Melli, in una rimostranza pacifica avviata contro la cattiva gestione che regolamenta il sistema sanitario Pugliese, anch’esso nel mirino dei tagli previsti dalla spanding review. Una situazione che definire precaria, secondo il segretario CGIL AntoniO macchia, è un’eufemismo.
Nella fattispecie, questa l’accusa, l’ospedale Melli non rispetta il piano del riordino ospedaliero: non sono stati attivati né i posti letto previsti nel reparto di lungodegenza, né quelli per il recupero e la riabilitazione cardiologica e pneumologica.
I pazienti vivono in una condizione di preoccupante disagio. In lista da mesi per effettuare esami di routine di massima urgenza. Alcuni cittadini in cura presso l’ospedale alla vista delle telecamere chiedono di poter rivolgere un messaggio alle autorità competenti.
Dopo numerosi tavoli di trattative e negoziati tesi a trovare soluzioni condivise con l’amministrazione generale, i sindacalisti puntano il dito, ancora una volta, contro il direttore generale Paola Ciannamea chiedendole le dimissioni. A dispetto delle parole di fiducia e stima che, anche nelle ultime ore, alcuni esponenti politici, (su tutti l’onorevole del pd Elisa Mariano) hanno indirizzato alla direzione provinciale.