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Un premio per tutti i piccoli campioni, nel nome di Marco

MERINE (LE) – E’ nato l’anno scorso con il nome di ‘Torneo fair play’, ma ora,  dalla II edizione, porta il nome di uno dei protagonisti: Marco Guarascio, in ricordo di un ragazzino di S. Cesario che non c’è più, ha perso la vita a 14 anni in un terribile incidente in un cantiere a Corigliano d’Otranto.

Era un piccolo grande campione, come tutti i suoi compagni che in quel torneo di calcetto si affrontano, ricevendo in realtà tutti un premio.

L’idea è venuta ad un papà, Angelo Calvo che – con la collaborazione della moglie Anna – ha pensato bene di dividere i ragazzi iscritti – di Lecce e San Cesario – in 3, semplicissime categorie: piccoli, medi e grandi, in base all’età… in sostanza sono bimbi delle Elementari, Medie e Superiori.

A differenza dei normali tornei, però, qui il punteggio si attribuisce, di volta in volta, al singolo che cambia sempre  squadra. I ragazzi, ad ogni partita, cambiano i compagni e poi la classifica si stila in base a quozienti: 3 punti se la propria squadra vince, punti decurati se si viene ammoniti o espulsi e poi punti per la miglior difesa e così via. Di primo acchitto si potrebbe pensare che non è un metodo efficace a promuovere la socializzazione e, invece, ci ha spiegato l’ideatore, è proprio il contrario, perchè in questo modo i ragazzi tra loro non litigano mai: quello che un giorno è l’avversario, la volta dopo diventa un compagno di squadra. E poi non c’è mai un unico leader, ma tutti sono fondamentali per se stessi e per gli altri.

Ad oggi sono 90 i ragazzi iscritti, che hanno festeggiato la fine del torneo con le proprie famiglie presso i ‘Giardini di Atena’, dove si è tenuta la premiazione. Premi per tutti, dunque: buoni da spendere in pizzeria, oppure dal barbiere così come in altri, tantissimi esercizi commerciali che hanno aderito. E poi i premi finali sono le divise ufficiali dell’Unione Sportiva Lecce.

E quest’anno l’emozione più grande è stata doppia: il 1° classificato, così come si può vedere in graduatoria, è proprio Marco. Un giovane campione che non c’è più, ma che continuerà a vivere sui campi da gioco e nel cuore dei compagni.

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