Cronaca

Ridefinire i confini delle coste off limits. Oggi tocca a Diso

DISO- Le ordinanze che “vietano” le coste salentine per rischio crollo sembrano, pian piano, ridimensionarsi. I perimetri delle aree interdette si plasmano man mano che i sindaci dei comuni rivieraschi incontrano la Capitaneria di Porto, così come richiesto dai primi cittadini riunitisi ad Andrano. Proprio il sindaco Carmine Pantaleo ha ottenuto il primo risultato per lo specchio d’acqua davanti a Grotta Verde, in località “La botte”: ordinanza revocata.

Ora tocca al sindaco di Diso Antonella Carrozzo: seguendo la linea guida del documento redatto con gli altri sindaci, anche lei chiede di restringere le ordinanze alle aree che realmente possono costituire un pericolo per la pubblica incolumità. alcune zone, classificate come PG2 nel Piano di assetto idrogeologico stilato dall’autorità di bacino, non rappresentano un rischio, secondo i sindaci. Sulle aree indicate come pg3, invece, vengono richiesti dei sopralluoghi con gli esperti dell’autorità di bacino e con la stessa capitaneria di porto, per stabilirne l’effettiva pericolosità.

Nel caso di Diso, ad esempio, località Porticelli è una fascia pg2 per il 95 per cento e comprende una caletta classificata come pg3.

Intanto, Forza Italia in consiglio regionale ha presentato richiesta di audizione con l’Assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente e l’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Giannini, con i Sindaci interessati, l’Autorità di Bacino e le Capitanerie di Porto di Otranto e Gallipoli.

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