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Expo 2000, la tradizione che guarda al futuro

MIGGIANO- C’è chi ci va perchè è la tradizione, assaggiare sul posto la carne di maiale dei produttori locali e lasciarsi andare ad una lunga serata in compagnia. C’è chi ci va per cercare la qualità: arredi, macchine agricole, abbigliamento, pelletteria, oggettistica, casalinghi e termosanitaria.

C’è un mondo fatto da 270 stand espositivi e 45mila metri quadri da scoprire nella Expo 2000 di Miggiano, la fiera leader nel settore agricolo industriale e punto di riferimento non solo per il Mezzogiorno ma anche per l’Italia. È conto alla rovescia, le ultime ore prima che la quattro giorni chiuda i battenti, domenica 20 ottobre. Vetrina per le realtà commerciali del territorio, ma anche cuore di occasioni per scegliere il meglio. È stata questa la ricetta vincente che negli ultimi anni ha richiamato almeno 100mila visitatori ad ogni edizione, anche perchè ormai Expo 2000 è divenuta Fiera Regionale, con un occhio di riguardo alle realtà delle altre terre.

Quest’anno ci sono anche Veneto, Toscana e Sardegna ed è prevista  la partecipazione  dei Gruppi di Azione Locale di Puglia e Basilicata, gli stessi che hanno deciso di sottoscrivere il progetto di cooperazione interterritoriale “Penisole d’Italia”. Non è un caso la loro presenza. Obiettivo della fiera “è quello di contrastare il trend negativo di questi ultimi anni, sostenendo le attività produttive presenti, spingendole ad investire ed innovare, a proporre prodotti e servizi affrontando con ottimismo e fiducia un periodo negativo che può e deve invece divenire una grande occasione di rilancio e di crescita”.

 

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