Cronaca

Incendiato l’autosalone del padre del boss

FRANCAVILLA FONTANA (BR)   –   Fiamme violente e di certo non accidentali quelle che, durante la notte, hanno letteralmente avvolto il cortile dell’autosalone del 66enne Cosimo Benvenuto Capuano, commerciante francavillese e padre di Salvatore Capuano, presunto boss e sodale locale della Sacra Corona Unita.

Il bilancio parla di 9 auto incenerite, due parzialmente danneggiate e un danno che secondo una prima stima, dovrebbe aggirarsi intorno ai 35.000 €. Non assicurati. I fatti alle 2.45 della notte scorsa, quando il centralino dei Vigili del Fuoco è stato raggiunto da una richiesta di intervento. La squadra del locale distaccamento, coordinata dall’esperto Giovanni Forleo, ha immediatamente raggiunto via Brindisi, chilometro 1, nelle vicinanze del incrocio semaforizzato che segna idealmente le porte est della città di Francavilla Fontana.

Di fronte ai pompieri, un vero e proprio inferno di fumo, fiamme e lamiere infuocate. A finire incenerite sono state una Smart, due Fiat Punto, un’Alfa 147, una Fiat Stilo, una Megane Scènic, una Lancia Lybra, una Nissan Micra e una Ford Focus. Altre due Focus, invece, sono rimaste parzialmente danneggiate. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha comunque permesso di ‘salvare’ tutti i mezzi parcheggiati nel cortile esterno dell’autosalone. Ma non alcuni gazebo in plastica e metallo, anche’essi andati letteralmente distrutti.

Sul posto, anche i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, che hanno immediatamente avviato le indagini atte all’identificazione dei responsabile. Infatti, per quanto i Vigili non abbiano trovato alcun elemento ‘fisico’ che possa accertare la matrice dolosa, gli inquirenti escludono che possa trattarsi di un incendio accidentale. Ad aiutare gli ‘007’ dell’Arma, anche le immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza posta all’ingresso dell’attività commerciale.

Le piste, mai come in questo caso, sono molteplici. Il titolare della concessionaria, Cosimo, è già noto alle forze dell’ordine locali. Ancora più noto il figlio Salvatore, 44enne, uno dei 28 arrestati nel dicembre 2010 nell’ambito dell’operazione ‘Last Minutes‘ e ritenuto uno dei principali referenti della frangia mesagnese della Sacra Corona Unita nella ‘città degli Imperiali’. Lo scorso dicembre, Capuano, giudicato insieme a Gaetano Leo e a Giancarlo ‘zio Carlone’ Capobianco colpevole del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, è stato condannato alla pena di 5 anni, in primo grado con il rito del processo abbreviato.Per il 44enne, però, i Giudici hanno escluso il ruolo di capo e promotore.

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