PUGLIA- Lo prevede la Legge regionale, n.7 del 2007, approvata a marzo di 14 anni fa, che riguarda le “Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia” e ora la Presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, propone l’istituzione della Rete pugliese delle donne elette, finora mai realizzata. E non è affatto un caso che il primo passo in questa direzione venga fatto l’8 marzo. Sulla piattaforma del Consiglio, ha convocato tutte le elette di Puglia, a partire dalle assessore e le consigliere regionali, in un incontro in streaming aperto alla stampa e a tutte le cittadine pugliesi. Nelle intenzioni della legge, la Regione vuole “sostenere attivamente il principio della partecipazione democratica tra i sessi nella vita politica e sociale, sia nelle competizioni elettorali che nell’assegnazione degli incarichi di propria competenza”. Per questo promuove la Rete.
“È tempo di una politica per le donne – ha detto la Presidente Capone- Le questioni di genere e generazionali non possono più aspettare, chiedono alla politica nuovi diritti e nuove opportunità. D’altra parte, l’economia non potrà mai riprendersi del tutto se non vi parteciperanno appieno e a tutti i livelli. La rete delle donne elette è un organismo estremamente importante in questo senso, per promuovere e valorizzare la presenza delle donne nelle istituzioni e nella vita politica, per diventare, nel tempo, incubatore di idee e progetti condivisi, dal Gargano al Salento, in una visione di Puglia che, attraverso il coinvolgimento delle donne, punta a migliorare la vita di tutti i pugliesi”.
