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Superiori, si rientra al 50% il primo febbraio. I sindacati: no didattica a scelta

Scuola

PUGLIA- L’ordinanza regionale attualmente in vigore per la scuola sarà prorogata fino a fine mese. Alle superiori gli studenti torneranno a frequentare in presenza, al 50%, a partire dal primo febbraio prossimo. Non è ancora stabilito, però, se alle famiglie sarà concessa anche in questo caso libertà di scelta sulla didattica per i propri figli. A quest’ultima intenzione, espressa dal Governatore di Puglia, i sindacati tutti hanno risposto con un secco “no”.

“È stata una discussione vivace e animata – spiega Roberto Romito, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi – presenti gli assessori regionali Leo, Lopalco e Maurodinoia. La doccia fredda è arrivata quando ci è stato prospettato l’inserimento, anche per le superiori, della scelta da parte delle famiglie se frequentare o meno, in nome della asserita salvaguardia del diritto alla salute. Abbiamo già più volte motivato la nostra ferma contrarietà a questa disposizione proponendo, invece, da un lato di eliminare per tutti gli ordini di scuola la cosiddetta “libertà di scelta” rispetto alla frequenza scolastica. Dall’altro, di far rientrare gli studenti delle superiori al primo febbraio, sia in via precauzionale rispetto all’andamento dei contagi, sia per far sì che il rientro coincida con l’entrata in funzione del piano operativo regionale che istituisce, nelle scuole, la figura dell’Operatore Sanitario Scolastico”.

A conclusione del vertice, sul rientro a scuola slittato al mese prossimo l’accordo è stato, di fatto, raggiunto. Sulla possibile didattica a scelta anche per le secondarie, però, nessuna certezza. La contrarietà alla didattica a scelta, di fatto, è stata rimarcata da tutti i sindacati presenti al confronto. “La scuola pugliese -sottolineano a più voci- non può continuare ad essere un servizio a domanda”. Anche sul turno unico, scongiurando l’ipotesi di scaglionamento degli ingressi- la proposta è stata accolta favorevolmente dagli assessori. Non resta che attendere la nuova ordinanza per capire se il vertice si sia tradotto in un accordo parziale o a tutto campo.

 

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