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Appalto per la manutenzione Aqp: il Consiglio di Stato dà l’ok alla ditta Salt

LECCE-E’  giunto alla conclusione l’intricato contenzioso tra le ditte Bastone, Salt e Soci per accaparrarsi l’appalto per la manutenzione delle reti AQP per l’ambito territoriale 11 della provincia di Lecce, comprensivo tra gli altri dei Comuni di Nardò, Copertino, Leverano, Galatone, Gallipoli e Taviano.

Con sentenza del 9 dicembre il Consiglio di Stato ha infatti confermato che ad eseguire l’appalto dovrà essere la ditta Salt, difesa dall’Avv. Prof. Saverio Sticchi Damiani, la quale dovrà subentrare alla ditta Soci. Il contenzioso aveva preso inizio da un ricorso presentato al TAR Lecce proprio dalla ditta Soci, la quale, da sesta classificata, era riuscita ad ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione inizialmente disposta da AQP in favore della ditta Bastone, prima classificata. La sentenza del TAR di Lecce venne però riformata dal Consiglio di Stato in accoglimento dell’appello proposto dalla Salt, la quale, pur non avendo partecipato al giudizio di primo grado essendosi classificata al quarto posto della graduatoria, decise di opporsi alla sentenza favorevole a Soci per reclamare l’aggiudicazione sottratta a Bastone. Il Consiglio di Stato accolse l’appello di Salt e accertò che aggiudicataria dell’appalto doveva essere proprio quest’ultima e non la ditta Soci, mentre confermò l’esclusione della ditta Bastone.

Tuttavia, poiché nel frattempo la ditta Soci aveva già iniziato ad eseguire il servizio per conto di AQP, la sentenza del Consiglio di Stato venne prontamente impugnata dalla stessa Soci con un ulteriore ricorso per revocazione proposto sempre dinanzi al Consiglio di Stato. La Soci contestò che la sentenza del Giudice di appello era frutto di una vera e propria svista da parte dell’Autorità giudicante, in quanto essa non aveva minimamente tenuto conto di alcune preliminari eccezioni di inammissibilità dell’appello proposto da Salt, le quali, secondo Soci, avrebbero dovuto in radice impedirne l’accoglimento. Su tale ricorso è quindi intervenuta la sentenza pubblicata il 9 dicembre.

L’attesa decisione ha accertato che effettivamente vi era stato un errore di omessa pronuncia sulle eccezioni formulate da Soci ma, ciò nonostante, ha chiarito, nel merito, che tali eccezioni erano tutte infondate e confermato quindi, sia pure sulla base di una nuova motivazione, la decisione di accoglimento dell’appello di Salt.

 

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